La Sagra dell’Acciuga a Palmaro
Elisa Provinciali#
Una Palmaro in “grande spolvero” ha accolto un migliaio di visitatori-avventori, giovedì 2 luglio, per la tradizionale Sagra, giunta ormai alla sua 20ima edizione. Anno dopo anno, la manifestazione si è evoluta ed ampliata, tanto da diventare un appuntamento irrinunciabile per residenti e non: una caratteristica peculiare è la contemporaneità di punti d’attrazione e ristoro, per tutti gli angoli del Sestiere più storico di Pra’, che si offre alla gente da vedere, gustare, annusare, ascoltare: un vortice dei sensi!
Dalle 17, sulla piazza dell’ Assunta e sino a sera inoltrata, vengono fritte e servite ben 270 kg di acciughe, prelibato pesce azzurro freschissimo, mentre Marco F., col suo pianobar, allieta i commensali: appagato l’appetito, si prosegue tra banchetti artigianali, tra cui uno benefico a cura di alcune parrocchiane, e ci si trova all’angolo per via alla Chiesa, mentre il duo canoro”Duly Free”, prodotto da “L’Autogiusta”di Casali diffonde musica latina, di quella che mette addosso l’allegria e la voglia di ballare.
Via alla Chiesa di Pra’ è un suq nostrano: abiti e pareos, borse, scarpe, bijoux, giocattoli,oggetti artigianali:la scelta è vasta, le persone si accalcano per osservare ed acquistare, quando, all’altezza dell’ingresso per Villa de’ Mari, si viene attirati da altra musica: è la band di “Elena Lazzeri, liscio e non solo”, che ci accompagna nel parco cittadino, dove, nella Cappella, è allestita “Arte e Cultura Insieme”, bellissima mostra pittorica (tra cui spicca il nostro Ninetto) di tele dipinte con varie tecniche. Nel pomeriggio, i bimbi si erano cimentati con colori e pennelli, e pertanto, tra gli artisti figurano anche loro, con vivaci pannelli. Vengono offerti panini ed hot-dog.
Un appetitoso profumino ci attira verso via Sanremo: si possono gustare frixio’ caldi, mentre gli “Audio 80” sfoderano il loro repertorio, e se il languorino continua, tra un’ occhiata ed un acquisto alle bancarelle, ci facciamo farcire e scaldare una fragrante piadina romagnola, seguendo il concerto di “Ferdy Barcellona”, in via San Romolo.
SuPRA’tutto ha intervistato il nuovo presidente del Borgo, l’associazione artefice della ventennale manifestazione, con i suoi attivissimi volontari cuochi, camerieri, barman. Dino Brigida snocciola numeri impressionanti: 270 kg di acciughe, 320 piadine, 240 panini, 90 kg di impasto per le frittelle, 4 punti di ristoro, una trentina di espositori, tanto lavoro per l’allestimento, ma la soddisfazione è palese, per la felice riuscita dell’evento: “Del resto, ci siamo mossi sulla scia del Presidente Bianchi, che per tutti questi anni è stato l’anima della manifestazione, e quindi, abbiamo fatto tesoro della sua esperienza. Abbiamo avuto per la prima volta uno sponsor extra dai commercianti locali, “GenovAmministrazioni” di Via Sapello, che ci ha offerto il grande striscione affisso sulla strada ed un un bel servizio fotografico; tutti ci hanno aiutato…ringrazio i soci volontari, gli esercenti, i condomini di Palmaro che hanno contribuito, il Comitato Villa de’ Mari, il Municipio, (pur nella carenza finanziaria), i militi della Protezione Civile e della Croce, e tutti coloro che hanno dato la loro disponibilità, rendendo anche quest’anno, un successo la Sagra palmarese. I ricavi sono stati all’altezza ed in linea con gli anni precedenti, e consentono la completa copertura delle spese, più un tesoretto da destinarsi a scopi benefici: la Parrocchia, Suor Etta e la sua missione in Africa, la Gigi Ghirotti ed altro ancora, secondo le necessità e come stabilirà il Consiglio. Ci vorrebbe magari un po’ di ricambio generazionale, speriamo in bene per il futuro!”
Resta la nostalgia per una manifestazione che ogni primo giovedì di luglio, anima e colora le vie del sestiere, impavesato di bandierine gialle, vivace, attraente, quasi un paesino della riviera; numerosi esercizi hanno realizzato vetrine a tema, con foto storiche della vecchia Palmaro, o soggetti marinari. La festa era in tutti noi!
Un piccolo episodio, una curiosità riguarda la giovane signora che col marito e figlio, offriva dal suo banchetto, graziosi articoli per neonati, da personalizzare sul momento col ricamo manuale: nonostante fosse rimasta senza luce per un guasto, ha terminato il lavoro al chiarore del suo smartphone, ricamando a punto croce le cifre di un fortunato bimbo, su un paio di deliziose ciabattine azzurre.
Arrivederci alla prossima estate!